Friday, July 30, 2010

Ho visto un gran bel film, "La parola ai giurati"

La parola ai giurati è un film del 1957 diretto da Sidney Lumet, alla sua prima prova da regista. La sceneggiatura è un adattamento dell'originale soggetto di Reginald Rose Twelve Angry Men del 1954, scritto per la TV. Il film racconta la storia di un componente di una giuria, il quale, sulla base di un ragionevole dubbio, tenta di persuadere gli altri undici membri ad assolvere un ragazzo accusato di parricidio. Il film si segnala per essere quasi interamente girato su un solo set: infatti, ad esclusione di tre minuti suddivisi tra l'inizio e la fine e due brevi scene girate in una sala da bagno, l'intera vicenda è ambientata nella stanza in cui si riunisce la giuria. A parte il giurato n.6 che, a inizio film, firma un documento come "Scott" e i giurati n° 8 e n° 9, che si presentano all'uscita dal tribunale, nessun nome è usato nel film: all'imputato ci si riferisce con "il ragazzo", ai testimoni con "l'anziano" e "la signora dall'altra parte della strada".

Friday, July 23, 2010

Un big della rete: Tribal Wars

Tribal Wars è un gioco on-line gratuito di tipo MMOG (Massively Multiplayer Online Game).Tribal Wars italiano presenta undici differenti Mondi (chiamati World) separati l'uno dall'altro. Il gioco lascia usare lo stesso account per tutti gli undici mondi.

Si gioca con migliaia di altri giocatori intenti ognuno ad ampliare il proprio villaggio ed arrivare a conquistarne altri.L'ampliamento procede in base alla quantità di risorse che ogni villaggio possiede;Le risorse crescono autonomamente in base al livello di sviluppo dell' edificio che le procura(taglialegna,pozzo di argilla,miniera di ferro),inoltre si possiede un magazzino che accumula risorse anche quando non si è connessi, ed una fattoria che in base al suo ampliamento fornisce abitanti necessari per la costruzione di edifici e truppe.Lo scopo principale è saccheggiare,distruggere o conquistare i villaggi di altri giocatori.

È possibile, nel proprio villaggio, costruire vari edifici, partendo dal quartier generale, dal quale si fanno partire le varie costruzioni. Ognuno degli stabili da costruire ha un posto assegnato all'interno della piantina del villaggio.

Fonte: Wikipedia

Thursday, July 15, 2010

I LIMONI di Eugenio Montale

Una poesia che rileggo sempre con piacere - spero che faccia altrettanto piacere ai miei lettori...

I LIMONI di Eugenio Montale
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.

Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.

Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rurnorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.

Thursday, July 8, 2010

LAVORARE STANCA di Cesare Pavese

Ogni tanto, un tuffo nella memoria e nelle più belle pagine della letteratura italiana e mondiale:

LAVORARE STANCA di Cesare Pavese
I due, stesi sull'erba, vestiti, si guardano in faccia
tra gli steli sottili: la donna gli morde i capelli
e poi morde nell'erba. Sorride scomposta, tra l'erba.
L'uomo afferra la mano sottile e la morde
e s'addossa col corpo. La donna gli rotola via.
Mezza l'erba del prato è così scompigliata.
La ragazza, seduta, s'aggiusta i capelli
e non guarda il compagno, occhi aperti, disteso.

Tutti e due, a un tavolino, si guardano in faccia
nella sera, e i passanti non cessano mai.
Ogni tanto un colore più gaio li distrae.
Ogni tanto lui pensa all'inutile giorno
di riposo, trascorso a inseguire costei,
che è felice di stargli vicina e guardarlo negli occhi.
Se le tocca col piede la gamba, sa bene
che si danno a vicenda uno sguardo sorpreso
e un sorriso, e la donna è felice. Altre donne che passano
non lo guardano in faccia, ma almeno si spogliano
con un uomo stanotte. O che forse ogni donna
ama solo chi perde il suo tempo per nulla.

Tutto il giorno si sono inseguiti e la donna è ancor rossa
alle guance, dal sole. Nel cuore ha per lui gratitudine.
Lei ricorda un baciozzo rabbioso scambiato in un bosco,
interrotto a un rumore di passi, e che ancora la brucia.
Stringe a sè il mazzo verde - raccolto sul sasso
di una grotta - di bel capevenere e volge al compagno
un'occhiata struggente. Lui fissa il groviglio
degli steli nericci tra il verde tremante
e ripensa alla voglia di un altro groviglio,
presentito nel grembo dell'abito chiaro,
che la donna gli ignora. Nemmeno la furia
non gli vale, perché la ragazza, che lo ama, riduce
ogni assalto in un bacio c gli prende le mani.

Ma stanotte, lasciatala, sa dove andrà:
tornerà a casa rotto di schiena e intontito,
ma assaporerà almeno nel corpo saziato
la dolcezza del sonno sul letto deserto.
Solamente, e quest'è la vendetta, s'immaginerà
che quel corpo di donna, che avrà come suo, sia,
senza pudori, in libidine, quello di lei.

Thursday, July 1, 2010

Gli ultimi interventi su Twitter a proposito di "#calcio"

July 1, 2010, 10:15 pm
UFFICIALE: Arsenal Sarandì, dall'AIK torna Jorge Ortíz... http://bit.ly/aM7dqn #calcio
July 1, 2010, 10:15 pm
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July 1, 2010, 10:15 pm
A me questa Juve non piace: ecco perchè Marotta sbaglia. Rivoluzione Nazionale... http://bit.ly/9g0iO5 #calcio
July 1, 2010, 9:30 pm
UFFICIALE: Cesena, Djuric va al Parma e Tonucci al Vicenza... http://bit.ly/dA0xko #calcio
July 1, 2010, 9:30 pm
UFFICIALE: Cesena, Djuric va al Parma e Tonucci al Vicenza... http://bit.ly/dA0xko #calcio